polisonnografia

Speciale sonno:
la polisonnografia

Per gli appuntamenti dello speciale sonno, incontriamo Lorenzo Redaelli, operatore sanitario presso il Centro Medico Benvita, responsabile degli esami con la polisonnografia.

Buongiorno dottor Redaelli, che cos’è la polisonnografia?

È un monitoraggio cardiorespiratorio a otto canali ed è in grado di rilevare l’OSAS (Sindrome delle apnee ostruttive del sonno), ma non solo. È molto utile anche per altre patologie, come ad esempio le “gambe senza riposo” che vengono studiate attraverso piccoli adesivi tibiali che conducono elettricità e rilevano il movimento tramite l’impulso muscolare. La polisonnografia rileva una sintomatologia di cui il paziente non può accorgersi: nel caso delle gambe senza riposo, egli dorme e non sa che nel sonno le continua a muovere. Si generano quindi problematiche legate al mancato riposo che causa una cattiva gestione delle attività quotidiane. Come operatore sanitario gestisco lo strumento e lo spiego al paziente in modo che lo indossi e lo faccia funzionare in autonomia. I dati poi raccolti sono girati al medico che li interpreta evidenziando le eventuali anomalie.

È un esame che va fatto sotto prescrizione medica?

Può essere fatto sotto prescrizione medica, ma in realtà anche solo su richiesta del paziente. Non è un esame invasivo, è sicuro anche per chi porta defibrillatori o apparecchi acustici.

Da un punto di vista pratico, in che cosa consiste?

È un esame silenzioso, non fastidioso e registra otto differenti canali, misurando la qualità del sonno. Gli otto canali rappresentano la funzionalità del sonno del paziente. Sono applicate due fasce elastiche su addome e torace che registrano le due diverse modalità di respirazione; il flusso aereo nasale attraverso delle cannule è il terzo canale; il respiro della bocca quarto canale. Poi c’è il pulsosimetro, ovvero un orologio con un tappino di gomma sul dito che misura la saturazione, cioè lo scambio di ossigeno nei capillari più distanti, quindi l’ossigenazione del sangue e, infine, i battiti cardiaci. Riesco dunque a conoscere la frequenza cardiaca del paziente e il suo livello di saturazione secondo per secondo nel corso della nottata.

Quindi il paziente indossa un orologio, un ditale e due fasce, una toracica e una addominale, giusto?

Giusto. L’apparecchio ha anche dei sensori audio che registrano tutto. Si applica un sensore sul colletto della maglietta e si ha l’audio di tutta la nottata. Anche le variazioni del russamento sono indicazioni preziose per il medico. Esiste anche un sensore di posizione che indica, per le otto ore di sonno notturno, la posizione assunta dal corpo secondo per secondo: supino, destra, sinistra, prono, oppure se ci si alza in seguito a episodi di sonnambulismo. La rilevazione è in digitale su sistema analogico, cioè sono scansite nel dettaglio le ore di sonno secondo per secondo: se io russo per cinque secondi o se il respiro si blocca per cinque secondi, io lo vengo a sapere e nel contempo vedo tutti gli altri parametri. Ad esempio: mi si è bloccato il respiro per cinque secondi, ho saturato questo, stavo dormendo su un fianco, respiravo sfruttando la fascia addominale… Attraverso l’analisi di tutti questi dati il medico poi riesce a fare una diagnosi completa.

Mi sembra uno screening assolutamente esauriente delle ore di sonno…

Sì. La polisonnografia è uno strumento validissimo per un ventaglio di patologie, OSAS in primis, ma dà un’ampia gamma di informazioni per possibili diagnosi di altro tipo. Ad esempio c’è anche il sensore del bruxismo, il digrignamento dei denti durante la notte. Però, come dicevo, la grossa fetta di patologie per cui la si fa è sicuramente l’OSAS. Si tratta di una diagnosi che salta fuori anche su soggetti meno predisposti e che non presentano sintomi evidenti. Quindi tantissimi pazienti la fanno e, per un’alta percentuale di essi, risulta come possibile diagnosi l’OSAS anche a loro insaputa. Pensi che normalmente vengono per una sintomatologia diurna tipo la narcolessia…

Qual è l’identikit del paziente che si presenta per l’esame con la polisonnografia?

I pazienti sono per il 60% anziani. Nell’85% dei casi si tratta di uomini, spesso con problematiche di sovrappeso, ipertensione, cardiopatie o problematiche respiratorie precedenti ai disturbi per cui sono venuti. 

Ringraziamo Lorenzo Redaelli e ricordiamo che per prenotare una polisonnografia presso il Centro Medico Benvita è sufficiente cliccare su questo link.

Redazione Benvita
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