13 Giu Pericolo giallo
(ma non viene da Pechino)
A scuola (virtuale) terminata, è arrivato il momento, soprattutto per nonni e nipoti, di dirigersi verso le tanto agognate vacanze. Mare o montagna non importa, perché la parola d’ordine di quest’anno è “distanziamento sociale”.
Già, perché sia che ci si trovi sotto l’ombrellone, sia che si trascorra il tempo ai piedi di Alpi o Dolomiti, bisognerà evitare il contatto con le altre persone e mantenere, appunto, un’adeguata distanza da esse.
Un’attenzione che dovremo aggiungere a quella che già da tempo è parte integrante del nostro vivere il mare o la montagna: l’esposizione al sole.
La tentazione della tintarella è sempre forte, al punto da portare molti ad un’esposizione sregolata ed eccessiva, spinti dalla vanità di una pelle bronzea che gli consentirà, poi, di confrontarsi in maniera vincente con gli amici al ritorno in città.
Sono soprattutto tre le aree del nostro corpo che manifestano una maggiore sensibilità all’esposizione ai raggi solari: occhi, pelle e sistema immunitario sono infatti più soggetti ai pericoli dell’abbronzatura.
L’OCCHIO
L’occhio non è sicuramente tra le zone che si direbbero più sensibili al sole, se non per il fastidio legato alla luce molto intensa. Quel fastidio, in realtà cela ben altro, soprattutto in condizioni particolari come l’uso di lettini abbronzanti o come quando il riverbero della radiazione solare è forte a causa di sabbia, acqua o neve.
Ma che cosa succede al nostro occhio?
Accade che, nonostante il bulbo oculare sia protetto dall’arcata sopraccigliare, dalle ciglia e dalle sopracciglia e si trovi all’interno dell’orbita, e nonostante l’intensità della luce solare induca a socchiudere l’occhio limitandone l’accesso, le conseguenze dei pericoli dell’abbronzatura possono comunque essere fastidiose. Stiamo parlando di fotocongiuntivite e fotocheratite, infiammazioni che colpiscono rispettivamente le palpebre e la cornea, potenzialmente anche molto dolorose, ma assolutamente reversibili.
LA PELLE
E’ sicuramente la parte del nostro corpo più esposta al sole.
L’abbronzatura, lo scurirsi della pelle, avviene dopo pochi giorni dall’esposizione al sole e si genera grazie alla sintesi della melanina stimolata dai raggi UV. Ma chi può dire, tentando di abbronzarsi, di non aver mai provato il fastidio di una scottatura? E chi non ha provato a spellarsi dopo qualche giorno?
La “scottatura”, esprimendosi con termini scientifici, più appropriati è un eritema e si verifica in seguito ad un’esposizione al sole che porta all’arrossamento della pelle. Rappresenta la difficoltà della pelle ad adeguarsi all’esposizione solare. Un altro esempio di scarso adattamento della pelle ai raggi del sole è dato dall’ispessimento della superficie della cute che rende più problematica la penetrazione dei raggi solari in profondità.
Ciascuno di noi ha una diversa sensibilità della pelle una volta esposta al sole e questa differenza genera anche altre degenerazioni della pelle, come le efelidi e i nei, oltre a stimolarne l’invecchiamento attraverso una graduale perdita di elasticità che porta all’insorgere di rughe e pelle secca.
Alcuni studi hanno dimostrato come l’eccessiva esposizione al sole può portare alla formazione di tumori della pelle nelle parti del corpo più esposte: orecchie, viso, corpo e avambracci in particolare. Sono soprattutto le regioni che si trovano ad una latitudine minore, quindi con una maggiore concentrazione di raggi UV, a registrare il maggior numero di casi. Questo tipo di tumore è, generalmente, non maligno e affrontabile chirurgicamente.
Vi sono poi i melanomi che, in seguito a molti studi, sono stati associati alle caratteristiche genetiche dell’individuo e alla sua frequente esposizione al sole. I melanomi si manifestano, soprattutto, con nei atipici ed in particolare nella popolazione di pelle chiara, con occhi chiari e capelli rossi.
IL SISTEMA IMMUNITARIO
Alcuni studi danno l’evidenza di come l’esposizione acuta alle radiazioni UV porti ad un effetto immunodepressivo, indebolendo quindi il sistema deputato a difendere il nostro organismo da infezioni e tumori. E’ un altro dei pericoli dell’abbronzatura.
Ciò significa che l’eccessiva esposizione solare può aumentare il rischio di infezioni virali o da batteri, parassiti o funghi.
Quindi la scuola è terminata e la nostra estate è ormai alle porte; nostro compito sarà, oltre a ricordarci del distanziamento sociale, tenere sempre a mente un sano “distanziamento solare”, fatto di assenza di eccessi e di precauzioni protettive, come sicuramente consiglierebbero gli specialisti del centro medico Benvita.