Medicina rigenerativa
e PRP

Presso il Centro Medico Benvita si effettuano interventi di medicina rigenerativa utilizzando il PRP, il Plasma Ricco di Piastrine. Si occupa di questi particolari trattamenti la dottoressa Roberta Nolli, ortopedica, specializzata in chirurgia della mano.

Buongiorno dottoressa Nolli, ci spiega che cos’è la medicina rigenerativa?

La medicina rigenerativa può esser definita come la chiave per favorire e stimolare a livello biologico la riparazione delle cellule. Il suo scopo è stimolare i meccanismi di autoriparazione delle cellule e di autorigenerazione tessutale.

Che cosa avviene nella pratica?

Si effettuano delle infiltrazioni di concentrati piastrinici, il cosiddetto PRP, ovvero il plasma ricco di piastrine. Questo perché le piastrine contenute nel nostro sangue, che normalmente intervengono a difesa nell’organismo quando c’è una lesione, sono da considerare veri e propri serbatoi fisiologici di fattori di crescita, ovvero molecole che favoriscono la riparazione e che inibiscono la degenerazione e sono in grado di sostenere importanti effetti rigenerativi e antinfiammatori se somministrate in concentrazioni elevate in tessuti sofferenti.

Ci ha parlato del PRP: come si ottiene?

Si parte da un normale prelievo di 30 ml circa di sangue venoso. Questo sangue è posto in un’apposita centrifuga che agisce separando le piastrine dai globuli rossi. Si ottengono dai 4 ai 6 ml di materiale contenente oltre il 90% di piastrine, utile ad infiltrare anche due aree distinte di lesione. Dal prelievo all’infiltrazione, passando per la centrifuga, passano 30-40 minuti.

Quante sedute occorrono per un trattamento completo?

Dalle tre alle sei sedute distanziate da 7 a 14 giorni.

In quali ambiti si può ricorrere alla medicina rigenerativa tramite PRP?

Presso gli ambulatori di Benvita interveniamo soprattutto in ambito ortopedico. Trattiamo molte patologie muscolo tendinee fasciali e di tipo infiammatorio cronico e degenerativo, e forme iniziali di osteoartrosi, che possono evidenziare una lesione di cartilagine articolare in fase iniziale. Iniettando il PRP nei tessuti muscolari, tendinei o in una cartilagine degenerata per artrosi, stimoliamo la rigenerazione, riduciamo l’infiammazione ed eliminiamo i sintomi

Quali sono le patologie che più si prestano all’intervento della medicina rigenerativa?

Generalmente sono le tendinopatie del tendine di Achille, le tendiniti degenerative del gomito, le tendiniti della cuffia dei rotatori della spalla, la tendinite cronica del tendine rotuleo del ginocchio, le fasciti plantari, le artrosi di grado iniziale in vari distretti corporei, le condropatie da sovraccarico nello sportivo e le lesioni muscolari. Queste patologie sono dovute ad un fisiologico fenomeno di logoramento tessutale legato all’età, mentre nelle forme più precoci sono dovute a microtraumi ripetuti legati magari ad un’intensa attività sportiva o lavorativa.

Il PRP agisce come le cellule staminali?

Il PRP è un approccio fisiologico alla patologia: si tratta di rigenerazione cellulare fisiologica perché non vado a immettere dei tessuti nuovi, cosa che invece accade con le cellule staminali

Vi sono controindicazioni all’utilizzo del PRP?

Il requisito fondamentale per poter ricorrere alla medicina rigenerativa tramite PRP è che ci siano adeguati livelli di piastrine. Significa che sono esclusi i soggetti con anemie o forme di piastrinopenia grave; oppure in presenza di terapie scoagulanti croniche, cortisoniche o antinfiammatorie con aspirina che interferiscono con l’attività piastrinica stessa. Sono esclusi, inoltre, HIV e gravidanza.

Effetti collaterali?

Si possono riscontrare tumefazioni o ecchimosi o ematomi nel sito di trattamento. Trattandosi di autotrasfusione, non si verificano episodi di intolleranza o allergia.

Ringraziamo la dottoressa Nolli e invitiamo a cliccare su questo link per prendere un appuntamento con lei presso gli ambulatori del Centro Medico Benvita.

Redazione Benvita
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