26 Nov L’appetito vien dal cervello!
Adesso possiamo controllarlo.
Intervista al dottor Massimiliano Dieci Psichiatra
Perché parlare con uno psichiatra di obesità?
L’obesità è un problema complesso, influenzato da una pluralità di fattori che vanno dalla genetica ad aspetti sociali e psicologici. Perdere peso rappresenta un obbiettivo difficile da raggiungere. I pazienti riescono a seguire le indicazioni dietetiche spesso solo parzialmente o per periodi limitati.
La motivazione iniziale è altissima ma riuscire a mantenerla per mesi può essere un ostacolo insormontabile. E ogni volta che ci si ferma la percezione è di una sconfitta, i pazienti si demotivano e tendono a riprendere ancora più chili confermando l’ormai tristemente famoso “effetto yo-yo”. La dieta è fondamentale quanto il supporto emotivo e psicologico.
Ma quando si può definire una persona obesa?
La prima valutazione viene fatta in modo matematico con una misurazione chiamata BMI o Indice di Massa Corporea. Si parla di obesità quando il BMI è superiore a 30. Perché parlo di prima valutazione? Perché due persone con la medesima altezza e con lo stesso peso possono essere completamente diverse: dipende dalla muscolatura o meglio da quanto grasso si ha in corpo. Ci sono oltretutto patologie importanti che possono aggravare la situazione. In ogni caso sopra certi parametri perdere peso diventa indispensabile. L’eccesso di peso riguarda almeno un italiano su dieci e, al di là del problema estetico, è causa di una serie di condizioni patologiche che accorciano l’aspettativa di vita, ne peggiorano la qualità, e comportano un enorme costo economico e sociale.
E se non si riesce a dimagrire? Possiamo contare su qualche aiuto anche farmacologico prima di pensare al bisturi?
È da qualche mese prescrivibile con semplice ricetta medica anche in Italia un nuovo farmaco per il controllo del peso. Fino a poco fa l’unico farmaco disponibile per ridurre il peso era una molecola che aiuta a ridurre l’assorbimento dei grassi a livello intestinale che non ha dato i risultati sperati.
Questo farmaco di recente uscita fa parte di una nuova generazione di farmaci analoghi ai peptidi prodotti dall’intestino che una volta giunti a specifiche aree del cervello sono in grado di regolare l’appetito. Il farmaco può essere utilizzato sotto controllo medico in persone con alto Indice di Massa Corporea nell’ambito di un programma che comprenda dieta, attività fisica, supporto motivazionale.
Possiamo finalmente dire che abbiamo una possibilità in più per dimagrire?
Come ho già specificato senza una alimentazione corretta, senza movimento e senza un supporto anche motivazionale/psicologico è impossibile pensare di perdere peso e soprattutto di mantenere i risultati raggiunti. Però adesso abbiamo un’arma in più da potere usare in aiuto alle persone che combattono contro il peso in eccesso. Riuscire ad evitare gli attacchi di fame incontrollati, a gestire in modo migliore la voglia di cibo troppo spesso slegata dalla vera necessità di alimentarci, è un traguardo importantissimo che la medicina ha ottenuto.
Posso quindi pensare di iniziare questa nuova cura o ci sono requisiti di base?
Come sempre ha senso un aiuto farmacologico quando l’Indice di Massa Corporea supera il 30, quando ci siano patologie in atto, non è disponibile per chi abbia la necessità di perdere qualche chiletto e può tranquillamente farlo imparando a mangiare meglio. Il farmaco non è tutto. Per accedere a questa cura è necessario rientrare nei parametri definiti ed essere seguiti non solo da me ma anche da un nutrizionista. Uno a supporto dell’altro per ottenere insieme a voi il risultato sperato.
Ringraziamo il dottor Dieci e ricordiamo che, cliccando su questo link, è possibile entrare in contatto con gli specialisti del Centro Medico Benvita.