l'alimentazione nella pratica sportiva

L’importanza dell’alimentazione
nella pratica sportiva

Molto spesso, parlando di sport a qualsiasi livello, si discute di risultati, ci si sofferma sui gesti tecnici o atletici, dimenticando che, alle spalle dell’evento agonistico, è necessaria una preparazione psicofisica a 360 gradi. Per questo motivo affrontiamo il tema dell’alimentazione nella pratica sportiva.

Approfondiamo il discorso dell’alimentazione legata allo sport col dottor Filippo Scalise, direttore sanitario del Centro Medico Benvita.

Buongiorno dottor Scalise, perché studiare l’alimentazione di chi pratica sport?

Se facciamo riferimento agli sportivi d’élite, ai professionisti, non si può più lasciare niente al caso, perché ormai il livello di preparazione è talmente alto che sono i dettagli a fare la differenza. La nutrizione dello sportivo è uno di questi dettagli.

Questo dettaglio così importante come viene generalmente affrontato?

In realtà è spesso trascurato: non si dà abbastanza peso all’importanza dell’aspetto nutrizionale, sia in fase di allenamento, sia in fase di competizione e di gara. Tutto ciò accade per una questione prevalentemente culturale, poiché, mentre è diffuso negli sport come il ciclismo e la maratona, sport in cui c’è un’esigenza di avere dei substrati energetici durante l’attività perché altrimenti non porti neanche a termine l’allenamento, negli altri sport, ad esempio nel calcio, l’aspetto nutrizionale non è molto considerato, non gli si dà tanta importanza.

Nella pratica che cosa accade?

È importante fare uno studio delle abitudini alimentari dell’atleta per individuare gli eventuali problemi: molti atleti, ad esempio, prendono vitamine o integratori che magari non servono a niente. Tra l’altro, poi, andando ad esaminare la dieta, vedremmo che, per esempio, spesso non si fa colazione al mattino, si mangiano insaccati…si hanno, insomma, abitudini alimentari assolutamente squilibrate e inadeguate.

Come avviene quest’analisi?

Attraverso dei questionari che riguardano le abitudini degli atleti e si interviene mettendo un po’ di ordine, magari anche negli orari dei pasti…

In che senso negli orari dei pasti?

Nel senso che si devono rispettare degli orari rispetto ai tempi dell’allenamento e poi bisogna nutrirsi rispettando il giusto intervallo di tempo tra colazione, spuntino, pranzo, merenda, cena, i classici cinque pasti al giorno. Se non vengono rispettati questi cinque appuntamenti, non è solo il rendimento che alla lunga ne subisce le conseguenze, ma anche tutto l’aspetto legato agli infortuni, perché se non si sta “performando” bene è più facile, poi, andare incontro a infortuni.

La proposta di Benvita agli sportivi non è solo centrata sull’aspetto nutrizionale, vero?

L’aspetto alimentare è una prima fase di un approccio più ampio. Difatti abbiamo poi la disponibilità di un registratore senza cavi per esami holter (di cui abbiamo già parlato in questo articolo) che ci permette sia di studiare tutti i parametri fisiologici e cardiaci e il sonno (importante per quanto riguarda lo studio del recupero fisico), sia di andare a studiare dei particolari momenti di attività. Ad esempio, se noi vogliamo sapere quante calorie ha consumato l’atleta che ha fatto un particolare allenamento, attraverso questo apparecchio possiamo selezionare quella particolare attività e per quella particolare attività avere dei dati: frequenza cardiaca media, massima, calorie consumate…in questo modo possiamo fare ancora di più una dieta personalizzata perché, oltre ad un consumo base di calorie, il consumo è personalizzato sull’atleta perché dipende da che tipo di allenamento fa, quante volte alla settimana lo fa, con quale intensità…

Immagino che una variabile importante sia anche il punto di partenza, ovvero la costituzione fisica…

Certamente. Ci si basa sulla struttura fisica, ovvero sul metabolismo basale, che è il consumo di calorie necessario al nostro organismo per effettuare le sue attività di base. Quindi, per avere il consumo di calorie giornaliero di un atleta, bisogna avere il metabolismo basale più il consumo calorico legato alla particolare attività che l’atleta svolge durante la giornata. Avremo quindi un totale di calorie che sarà distribuito in maniera precisa durante i pasti, in modo da fornire all’atleta una sua scheda ordinata che dovrà seguire, sia per le giornate di allenamento, sia per le giornate di scarico, sia, in maniera ancora più precisa, per la competizione. Tutto questo può essere studiato sport per sport, atleta per atleta.

Questo discorso è dedicato solo a chi fa sport ad alto livello o anche allo sportivo “della domenica”?

È dedicato soprattutto a chi fa sport ad un certo livello. Ma anche il corridore del fine settimana, il ciclista che esce nel weekend, chi fa la maratona con gli amici, chi gioca a tennis o a golf, può avere un miglioramento sia della sua performance sportiva, sia dal punto di vista della salute generale. Questo accadde perché si mangia meglio e perché si diminuiscono sia il rischio cardiovascolare, sia il rischio di infortuni durante l’attività sportiva.

Concludendo, facciamo un esempio pratico: inizia la bella stagione, riprendo a correre. Che cosa dovrei fare per non andare incontro a spiacevoli contrattempi fisici? Vengo da Benvita e a chi mi rivolgo? Che cosa chiedo?

Si può fare un check-up legato all’attività sportiva, dal quale si ricava un’analisi delle abitudini alimentari, sia generali, sia durante lo sforzo fisico e si fa poi una valutazione specifica del consumo calorico durante l’attività particolare, attraverso l’innovativo registratore holter che abbiamo in dotazione. A questo punto sono sicuro di avere un regime alimentare tarato sul mio effettivo fabbisogno, legato al mio metabolismo e alla mia attività sportiva, il tutto mirato ad avere il massimo della performance che le mie caratteristiche fisiche mi consentono. Riduco così al minimo i rischi di infortunio e rendo massima la sicurezza cardiovascolare. È la scienza al servizio della prestazione sportiva.

Bene, ringraziamo il dottor Scalise e ricordiamo che all’interno del sito https://benvitamedica.com è possibile reperire i contatti per avere ulteriori informazioni dai nostri specialisti.

Redazione Benvita
redazione@benvitamedica.com