18 Nov Muoversi quando
tutto si ferma
Per il nostro “Speciale Lockdown” incontriamo Moreno Farina, massofisioterapista e personal trainer presso il Centro Medico Benvita, per parlare di quali effetti sul nostro fisico può portare una condizione di immobilità prolungata.
Buongiorno dottor Farina, quali possono essere le conseguenze sul nostro fisico di un lockdown prolungato?
La riduzione dell’attività fisica, sia nel lockdown di marzo, sia in questo, sul lungo periodo può dare seri problemi, soprattutto alle persone sedentarie che facevano come unico movimento l’andare in ufficio e tornare a casa. Ora, lavorando da casa non hanno più neanche quel minimo di movimento garantito dalla necessità.
Perché è importante l’attività fisica?
L’attività fisica, il movimento, sono come un potente farmaco che agisce sul nostro corpo: si tratta del farmaco più potente che esista. L’attività fisica ha un importante ruolo a livello cardiaco, fatta costantemente riesce a ridurre il battito, mantenendo il cuore sano e forte. Col movimento riusciamo a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, il livello di colesterolo nel sangue e il peso corporeo, aumentano le endorfine sostanze prodotte dall’encefalo e che aiutano a ridurre il dolore inducendo un senso di benessere e riuscendo ad agire anche sulla depressione. Tutti questi effetti sono molto importanti per il nostro benessere e si possono ottenere con una semplice attività fisica.
Questo discorso è valido per tutti, dai bambini agli anziani?
Sì, e, se pensiamo agli anziani, l’attività fisica, riesce a mantenere un buon tono muscolare aumentando la loro autonomia e autostima prevenendo addirittura gli infortuni da cadute accidentali .ricordiamo inoltre che l’anziano di norma è il soggetto più a rischio per patologie quindi un motivo in più per svolgere attività fisica, che deve essere idonea e creata su misura per ogni soggetto.
Si considera “anziano” solo chi lo è anagraficamente o anche chi, non praticando sport, si trova in una condizione simile a quella dell’anziano anagrafico?
Secondo il mio parere si può essere anziani anagraficamente, ma avendo sempre praticato attività fisica sentirsi in forma riuscendo a muoversi con facilità e con meno problematiche di salute possibili, poi ci sono i non anziani anagrafici che con una vita sedentaria con problemi articolari, di peso e vari patologie date dalla sedentarietà, si sentono fisicamente anziani.
Gli effetti psichici del lockdown hanno ripercussioni sul fisico?
Alcune persone hanno subito a livello fisico delle ripercussioni derivate dalle loro difficoltà psichiche: alcuni hanno paura ad uscire di casa e avere contatti con altre persone e passano dal letto al divano con dei danni facilmente immaginabili.
Di che fascia d’età stiamo parlando?
Tutte, anche i giovani sono così. I giovani di oggi, rispetto a noi, escono molto meno e comunicano tra di loro con i social. Il nostro scopo era uscire di casa, il loro no. Il lockdown è diventato il loro stile di vita. Nel mondo degli adulti, invece, chi lavora da casa perde il contatto col mondo reale: non c’è il momento caffè, la chiacchiera col collega. E la cosa più pericolosa diventa il frigorifero, che diventa una delle due tappe insieme alla scrivania.
C’è qualche aspetto della sua professione che ha visto cambiare nel corso degli ultimi mesi?
Una cosa importante che ho riscontrato in questi mesi sono i tanti giovani con problemi articolari e tendinei dovuti all’inattività. Il loro corpo era abituato ad un certo tipo di carico sportivo adesso, rimanendo forzatamente fermi, si evidenziano un sacco di problematiche, per l’inattività sportiva con conseguente perdita di tono muscolare. Se prima avevamo un 70% di pazienti anziani e 30% di giovani, adesso la forbice si è ristretta e si vedono tanti giovani, anche bambini.
Un quadro preoccupante…
Beh, bisogna anche dire che molte persone hanno riscoperto lo sport nel lockdown: chi prima pensava solo a lavorare ha riscoperto da una parte la famiglia, dall’altra lo sport. Si sono tagliate un po’ le ore di lavoro e ci si è dedicati di più allo sport, abitudine mantenuta anche alla fine del lockdown.
Possiamo consigliare qualche esercizio da fare a casa?
Per chi sta seduto al PC, consiglio di staccare ogni ora e, da seduti eseguire questo esercizio: immaginare di trovarsi davanti ad una lavagna e scrivere su di essa con la punta del naso dei grossi numeri dall’1 al 10. Chi vuole tenersi in forma e non può uscire (se dovessero bloccarci totalmente…), se si è in possesso di una cyclette, almeno 40 minuti al giorno per mantenere il tono degli arti inferiori, alternandola con corsa sul posto, salita e discesa da un gradino ( step), squat, affondi, piegamenti sulle braccia, addominali, utilizzare manubri o bottiglie d’acqua per gli arti superiori. Tutto questo può andar bene anche per i bambini. L’importante è non restare fermi, e riprendere l’attività all’aperto con lenta progressione. Sono esercizi che servono per prevenire danni ai legamenti e alle articolazioni e mantengono un buon tono muscolare.
Ringraziamo Moreno Farina e ricordiamo che, attraverso questo link, è possibile prenotare una visita con lui presso gli ambulatori del Centro Medico Benvita.