al mare in sicurezza

Posso fare il bagno?

Proviamo ad immaginare due mamme con figli al seguito su una spiaggia o a bordo vasca in piscina, immediatamente dopo aver pranzato.
La domanda che si sentono porre è la medesima, nonché la più classica quando si è al mare: “posso fare il bagno?”. La prima risponde: “sì, certamente”; la seconda dice al figlio: “no, non sono ancora passate tre ore da quando hai finito di mangiare”.
Chi ha ragione? Che cosa può accadere quando si entra in acqua dopo aver mangiato? Una delle due mamme non ha a cuore la salute del proprio bambino? Certo che no. E allora qual è la risposta corretta da dare ai propri figli?

CHE COSA DICONO I NUMERI

Il “Centro per il controllo e la prevenzione delle patologie” (CDC), autorevole realtà statunitense del settore, dichiara che l’annegamento è la seconda causa di morte per trauma accidentale nei bambini fino ai 14 anni. Tra le diverse cause che portano all’annegamento abbiamo la mancanza di controllo da parte dell’adulto, il non saper nuotare, i disturbi neurologici, il consumo di alcol, ma non è contemplato l’aver mangiato da troppo poco tempo. E allora? È un reale pericolo entrare in acqua dopo aver mangiato, senza aspettare un tempo adeguato? Diciamo che il problema va affrontato in maniera differente, ovvero partendo da ciò che succede nel nostro organismo quando abbiamo finito di mangiare: comincia la digestione.

CHE COSA ACCADE AL NOSTRO CORPO

L’apparato digerente, in piena attività, richiede un afflusso di sangue nelle zone dello stomaco e dell’intestino. Fare il bagno a digestione iniziata può essere pericoloso se la temperatura dell’acqua in cui ci immergiamo (che sia acqua di mare o di piscina è indifferente) risulta decisamente più bassa di quella del nostro organismo. Uno sbalzo di temperatura notevole, difatti, provocherebbe il “richiamo” del sangue verso la periferia del corpo, ovvero verso la pelle, al fine di cercare di mantenere la nostra temperatura corporea, ma, così facendo, il sangue è distratto dall’attività digerente. Si può generare così un malessere derivato dal rallentamento della digestione che provoca crampi e nausea e che, erroneamente, è chiamato “congestione”. La definizione è errata perché, da un punto di vista medico, non esiste la congestione digestiva.

al mare in sicurezza

Il problema vero, quindi, non è l’acqua in sé, ma lo sbalzo termico a cui eventualmente sottoponiamo il nostro corpo, in piena digestione, tuffandoci in acqua. Anche esporsi ad un getto di aria condizionata dopo aver mangiato rischia di provocare lo stesso malessere del bagno in acqua fredda.
Che cosa fare per evitare ogni pericolo? Come comportarsi?

I CONSIGLI DEL MINISTERO

A differenza di quanto abbiamo visto inizialmente essere la posizione del CDC, il Ministero della Salute ha dettato delle linee guida che indicano chiaramente, a proposito dei comportamenti preventivi per evitare malesseri al mare o in piscina, di rispettare un’attesa di almeno 3 ore prima di fare il bagno dopo un pasto.
Tra le altre raccomandazioni, le principali sono:

  1. entrare in acqua gradualmente
  2. sospendere il bagno in caso di crampi
  3. evitare di bere bibite fredde dopo il bagno
  4. non tuffarsi sudati

La raccomandazione numero 4 è per evitare l’idrocuzione, ovvero lo sbalzo di temperatura a cui sottoporremmo il nostro corpo tuffandoci sudati in acqua fredda. Ciò che ci potrebbe capitare sarebbe un vero e proprio shock termico che ci provocherebbe una perdita di coscienza con conseguente, possibile, annegamento. Tutto questo indipendentemente da quanto e quando abbiamo mangiato…

Per andare incontro a quei genitori che in questi giorni si trovano davanti alla fatidica domanda “posso fare il bagno’”, potremmo suggerire loro innanzitutto di far mangiare i propri figli evitando grassi e proteine, che richiedono una digestione più lunga, e privilegiando i carboidrati, che richiedono un’attività digestiva più rapida. In secondo luogo occorre ricordarsi che il pericolo non è l’acqua, ma lo sbalzo termico a cui sottoponiamo il nostro corpo e, infine, come abbiamo già raccontato in questo articolo, bisogna proteggersi bene dal vero nemico sempre in agguato quando si è in spiaggia: il sole…

Redazione Benvita
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